Rigoletto; Verdi; Teatro Municipale Piacenza

Il Rigoletto di Verdi apre la stagione di Piacenza

La stagione 22/23 del Teatro Municipale di Piacenza si è aperta tra il 16 e il 18 dicembre scorsi con il Rigoletto di Giuseppe Verdi per la regia di Leo Nucci, una produzione semplice che vuole riecheggiare (e forse omaggiare) un teatro d’opera di altri tempi, lo spettacolo ha reimpiegato parte delle scenografie (firmate sempre da Carlo Centolavigna) del Simon Boccanegra di Verdi che ha aperto la stagione 2017/2018 del teatro piacentino, sempre per la regia di Leo Nucci; in linea con la lettura rinascimentale dello spettacolo i costumi firmati da Artemio Cabassi.

Sul podio del Municipale era impegnato, alla guida dell’Orchestra FIlarmonica Italiana, il maestro Francesco Ivan Ciampa, il maestro campano ha cercato di mantenere un buon rapporto tra palcoscenico e buca, purtroppo i complessi dell’OFI in questa occasione non sono sembrati in buona forma e hanno faticato a seguire i dettami di Ciampa, costringendo il direttore più volte a rallentare e ad adottare ritmi più rilassati. Una menzione d’onore al Coro del Teatro Municipale di Piacenza, come sempre diretto dal maestro Corrado Casati, che anche in questa occasione si conferma come una grande risorsa preziosa del teatro piacentino.

Tra il cast radunato sul palco di Piacenza per questa apertura di stagione spicca il nome di Amartuvshin Enkhbat, impegnato nel ruolo del titolo. Il baritono torna a cantare Rigoletto dopo il successo dello scorso giugno al Teatro alla Scala e si conferma, come anche in quell’occasione, una certezza dal punto di vista vocale in un ruolo verdiano come quello di Rigoletto grazie alla voce omogenea in tutti i registri, sicurezza nel settore più acuto, fraseggio preciso e interessante. Dal punto di vista interpretativo, possiamo dire che in alcuni momenti abbiamo ritrovato alcune delle caratteristiche del Rigoletto di Leo Nucci, forte della sua lezione alla regia. Al suo fianco abbiamo trovato l’ottima Gilda di Federica Guida, anche lei reduce da alcune produzioni scaligere (Thaïs e Un ballo in maschera). Il soprano palermitano ha voce cristallina, sicura nel registro più acuto e affronta con disinvoltura le numerose difficoltà del ruolo, compreso un bis della Vendetta. Un gradino sotto la prova di Marco Ciaponi che ci è sembrato in questa occasione non al massimo delle sue potenzialità, con qualche difficoltà nel registro acuto che hanno fatto passare quasi in sordina la celeberrima La donna è mobile. Solidi lo Sparafucile di Mattia Denti e la Maddalena di grande esperienza di Rossana Rinaldi. In difficoltà alcuni dei comprimari, principalmente il Monterone di Christian Barone, la cui voce purtroppo non risultava sufficientemente tonante da riuscire a sovrastare l’orchestra e il Marullo di Stefano Marchisio che ha purtroppo mancato le due battute iniziali. Corretti gli altri coinvolti: Elena Borin (Giovanna), Andrea Galli (Matteo Borsa), Juliusz Loranzi (Conte di Ceprano), Emanuela Sgarlata (Contessa di Ceprano), Lorenzo Sivelli (un usciere) e Agnes Sipos (un paggio). 

Grande successo al termine della recita per tutto il cast; prossimo appuntamento con la stagione lirica al Teatro Municipale di Piacenza, tra il 20 e il 22 gennaio con il Tamerlano di Vivaldi.


Teatro Municipale
Piacenza | 18 dicembre 2022

Rigoletto
melodramma in tre atti
libretto di Francesco Maria Piave

dal dramma Le roi s’amuse di Victor Hugo

musica di Giuseppe Verdi

Il duca di Mantova | Marco Ciaponi
Rigoletto | Amartuvshin Enkhbat
Gilda | Federica Guida
Sparafucile | Mattia Denti
Maddalena | Rossana Rinaldi
Giovanna | Elena Borin
Il conte di Monterone | Christian Barone
Marullo | Stefano Marchisio
Matteo Borsa | Andrea Galli
Il conte di Ceprano | Juliusz Loranzi
La contessa di Ceprano | Emanuela Sgarlata
Un usciere | Lorenzo Sivelli
Un paggio | Agnes Sipos

Orchestra Filarmonica Italiana
Coro del Teatro Municipale di Piacenza

direttore | Francesco Ivan Ciampa
maestro del coro | Corrado Casati
regia | Leo Nucci
regista collaboratore | Salvo Piro
scene | Carlo Centolavigna
costumi | Artemio Cabassi
luci | Michele Cremona



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