Il MASI di Lugano ospita nella sue sale del LAC una mostra speciale che raccoglie una serie di opere inedite del grande maestro svizzero della fotografia Werner Bischof; la mostra nasce dalla collaborazione del MASI con la Werner Bischof Estate e il Fotostiftung Schweiz di Winterthur, mentre la curatela è di Ludovica Introini e Francesca Bernasconi con la partecipazione di Marco Bischof, figlio del grande fotografo.
La mostra presenta per la prima volta al pubblico una selezione di circa 100 fotografie a colori realizzate da Bischof tra il 1939 e il 1954, gli scatti esposti sono frutto di un’approfondita ricerca che ha portato a realizzare delle moderne stampe digitali, nate a partire dal ritrovamento, da parte di Marco Bischof, di lastre e negativi fino ad ora sconosciuti. La mostra si apre con una interessante sezione documentaria che espone accanto alle tre macchine fotografiche utilizzate da Bischof per le sue fotografie a colori (una Rolleiflex, una Leica e una Devin Tri-Color), una selezione delle riviste e dei rotocalchi (come Du e Zürcher Illustriert) che resero celebre nel mondo il lavoro di Bischof.
La mostra vera e propria si presenta suddivisa in tre sezioni che seguono l’utilizzo delle tre macchine fotografiche di Werner Bischof, la prima di queste sezioni è dedicata ai lavori realizzati tra la fine degli anni Trenta e gli anni Quaranta con la Devin Tri-Color, questa prima serie di scatti a colori ci mostra (soprattutto nei primi lavori) uno stile più sperimentale, con numerosi scatti più estetizzanti realizzati in laboratorio, prima di iniziare a realizzare la serie di fotografie dell’Europa postbellica. La seconda sezione è dedicata alle fotografie realizzate con la Rolleiflex tra la fine degli anni Quaranta e i primi anni Cinquanta e ci permette di intraprendere un intenso viaggio dalla Finlandia al Giappone passando per la Polonia, la Sardegna e l’India, in questi scatti vediamo come Bischof vada pian piano perdendo la “rigidità” degli scatti foto-documentaristici degli inizi della sua carriera. La mostra si chiude con le opere realizzate negli ultimi anni della sua vita nelle Americhe grazie alla Leica (una macchina molto più compatta e agile rispetto alle precedenti) e ci trasportano in un lungo viaggio on the road che parte da New York e che passando per il Messico terminerà in Perù. Questi ultimi scatti ci mostrano una sempre più pressante ricerca di intimità e vediamo come di luogo in luogo la sua attenzione si vada posando su particolari e dettagli invece che sui grandi spazi e i paesaggi aperti.
Le moderne riproduzioni degli scatti hanno permesso di allestire tutte le opere senza vetri, così da lasciare la possibilità ai visitatori di apprezzare le fotografie senza riflessi. La mostra ci offre la possibilità di fare un inedito giro del mondo (e un viaggio nel tempo) attraverso gli occhi di un gigante della fotografia, accompagna la mostra uno splendido catalogo edito da Edizioni Casagrande che ripropone tutti gli scatti presenti in mostra, assieme ad alcuni testi di approfondimento sull’importanza del colore nel lavoro di Werner Bischof.
MASI Lugano
Museo d’arte della Svizzera italiana
Sede LAC – Lugano | 12 febbraio – 2 luglio 2023
Werner Bischof. Unseen Colour
un progetto di MASI Lugano e Werner Bischof Estate
in collaborazione con Fotostiftung Schweiz, Winterthur
a cura di
Ludovica Introini e Francesca Bernasconi
con Marco Bischof
catalogo
Edizioni Casagrande