Bill Viola; Palazzo Reale Milano; Mostra

Bill Viola a Palazzo Reale di Milano

A poche settimane dall’ultima ripresa dell’allestimento del Tristan und Isolde di Wagner con le scene di Bill Viola, (spettacolo che abbiamo potuto ammirare all’Opéra National de Paris lo scorso 29 gennaio), ha aperto nelle sale del piano nobile del Palazzo Reale di Milano la prima grande retrospettiva milanese dedicata al maestro americano della videoarte, una mostra nata dalla collaborazione tra il Bill Viola Studio, Arthemisia e Palazzo Reale. La mostra curata da Kira Perov resterà aperta fino al 25 giugno e rappresenta sicuramente uno degli eventi espositivi più interessanti in corso a milano in questi mesi.

Il visitatore, dopo una breve introduzione biografica viene immediatamente immerso nel lavoro di Bill Viola ed entra da subito a contatto con alcuni dei più celebri lavori di Viola che rileggono, traendo forza e ispirazione dai capolavori del rinascimenti italiano come: The Greeting (1995) ispirato alla Visitazione del Pontormo e Catherine’s Room (2001), un polittico video ispirato alle predelle delle pale medievali (come quella di Andrea di Bartolo con le Storie delle vite di beate domenicane, oggi all’Accademia di Venezia), che racconta attraverso 5 piccoli video l’intimità quotidiana di una donna, seguendo le sue azioni da mattina a sera all’interno di quella che potrebbe essere una cella monacale. La seconda sala della mostra è interamente dedicata ad un’altro dei lavori più celebri di Viola che riflette sul tema della sofferenza e dell’attesa: Emergence (2002), direttamente ispirato all’affresco del 1424 di Masolino raffigurante Cristo in pietà (al Museo della Collegiata di Sant’Andrea ad Empoli).

Tra i lavori in mostra di maggior impatto c’è sicuramente da segnalare The Raft (del maggio 2004), dove un gruppo di 19 persone viene improvvisamente colpito da un potente getto d’acqua, uno dei lavori in mostra di Bill Viola (assieme a The Quintet of Silent del 2000 che apre la mostra) dove lo slow motion, ci permette maggiormente di cogliere elementi che normalmente non saremmo in grado di cogliere, grazie all’estensione temporale delle innumerevoli sfumature delle emozioni umane. La mostra si chiude proprio con i due lavori che sono maggiormente legati al Tristan und Isolde parigino (di cui accennavamo all’inizio): Fire Woman e Tristan’s Ascension (entrambi del 2005), due delle opere più intense e potenti di Viola che, inserite all’interno dell’ultimo atto del capolavoro wagneriano sono riuscite a dare valore e significato all’intero spettacolo, e qui a chiusura della mostra e proposte una di seguito all’altra permettono una panoramica su alcuni dei temi fondamentali del lavoro di Bill Viola: l’acqua, il fuoco, l’attesa e la morte.

Una mostra che grazie alle sue quindici opere permette ai visitatori di immergersi e approfondire una delle figure più interessanti del panorama contemporaneo dell’arte.


Bill Viola
Palazzo Reale
Milano | 24 febbraio – 25 giugno 2023

a cura di Kira Perov
design di allestimento Bobby Jablonski
progetto di allestimento Corrado Anselmi con Laura Merroni
catalogo Skira editore

 

ph. Bill Viola, The Raft, May 2004 – Photo: Kira Perov © Bill Viola Studio

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