Siegfried Zurigo; Opernhaus; Ring; Wagner; Noseda; Vogt; Nylund

Siegfried di Wagner alla Opernhaus di Zurigo

Alla Opernhaus di Zurigo si sono appena concluse le recite del Siegfried, seconda giornata della tetralogia wagneriana diretta da Gianandrea Noseda per la regia di Andreas Homoki che va ad accostarsi accanto a Das Rheingold (andato in scena a maggio 2022) e a Die Walküre (che ha debuttato a settembre 2022).

Per questo terzo capitolo del nuovo Ring zurighese ritroviamo l’ormai solito impianto scenico (firmato da Christian Schmidt) che trasporta tutta la vicenda in un interno borghese, l’unico cambiamento riguarda i colori. Dopo che le scene dei primi due titoli sono state dominate dalle pareti bianche, in questa terza tappa tutti gli interni virano al nero, facendo acquistare allo spettacolo ancora più maestosità ed eleganza; un cambio di colore che probabilmente trasporta lo spettatore dal mondo degli dèi al mondo degli uomini. Il regista lavora molto sulla recitazione dei personaggi, facendone emergere i caratteri e rendendoli estremamente credibili e coinvolgenti e riuscendo così ad avvicinare questa vicenda mitologica a tutti noi.  Di grande impatto le scene della forgiatura di Notung e quelle di Fafner, con il drago che sbuca da una porta e un fantastico gioco di luci (opera di Franck Evin) che rende vivo il corpo del drago simulando gli spasmi prima della morte.

Passando alla parte musicale il Siegfried, ad oggi, si è dimostrata la prova migliore di Gianandrea Noseda nell’ambito del Ring zurighese. Senza mai perdere un eccezionale equilibrio tra buca e palcoscenico, Il direttore milanese riesce a mettere in evidenza tutte le particolarità di questa partitura, facendone risaltare gli aspetti più leggeri nei primi atti in cui vediamo Siegfried alle scoperta il mondo fuori dalla foresta con un climax lirico verso l’ultimo atto in cui scopriamo un Siegfried maturato e alle prese con la scoperta dell’amore. Ottimo anche il cast coinvolto in questa produzione e che in gran parte avevamo già avuto modo di apprezzare nelle parti precedenti del Ring. Debuttava nel ruolo del titolo Klaus Florian Vogt, uno dei tenori wagneriani più apprezzati di oggi e che per la prima volta si avvicinava a Siegfried. La sfida è stata vinta su tutti i fronti: la voce chiara, squillante  e ben proiettata del tenore tedesco perfettamente si adatta al giovane eroe, inizialmente maldestro e poi sempre più sicuro di sé stesso. Camilla Nylund tornava nuovamente come Brünnhilde e nell’ultimo atto, risvegliata da Siegfried, ha convinto il pubblico grazie a potenza vocale e colore lirico della voce che ha reso la sua performance particolarmente coinvolgente. Di grande esperienza il Mime di Wolfgang Ablinger-Sperrhacke, interpretativamente divertente e ammiccante verso il pubblico. Ottimo il Wotan di Tomasz Konieczny, dal fraseggio elegante e voce potente e perfetto anche dal punto di vista interpretativo. Molto interessanti anche le prove vocali degli altri cantanti coinvolti: tonante al punto giusto il Fafner di David Leigh, potente e divertente l’Alberich di Christopher Purves, ottima l’Erda di Anna Danik e “cinguettante” al punto giusto Rebeca Olvera nel ruolo del Waldvöglein, dalla bella voce di soprano leggero, per una volta in carne ed ossa.

Al termine della recita un abbraccio pieno di emozione tra Camilla Nylund e Klaus Florian Vogt è stato accompagnato da calorosissimi applausi, applausi che si sono trasformati in ovazioni per il maestro Noseda. Ora attendiamo con ansia il Götterdämmerung, capitolo conclusivo della tetralogia wagneriana che debutterà il 5 novembre prossimo.


Opernhaus Zürich
Zurigo | 26 marzo 2023

Siegfried
di Richard Wagner

Siegfried | Klaus Florian Vogt
Mime | Wolfgang Ablinger-Sperrhacke
Der Wanderer | Tomasz Konieczny
Fafner | David Leigh
Erda | Anna Danik
Brünnhilde | Camilla Nylund
Das Waldvöglein | Rebeca Olvera
Der Bar | Dominique Misteli
Der Lindwurm | Marius Kob

Philharmonia Zürich
Statistenverein am Opernhaus Zürich

direttore | Gianandrea Noseda
regia | Andreas Homoki
scene e costumi | Christian Schmidt
luci | Franck Evin
assistente | Florian Schaaf
video | Tieni Burkhalter
drammaturgia | Beate Breidenbach e Werner Hintze



ph. © Monika Rittershaus

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