Lucia di Lammermoor; Donizetti; Teatro alla Scala; Milano; Lisette Oropesa; Juan Diego Florez; Riccardo Chailly

La Lucia di Lammermoor finalmente in scena alla Scala

Il Teatro alla Scala di Milano ha finalmente chiuso i conti con i rinvii causati dalla pandemia e negli scorsi giorni ha debuttato sul palco del Piermarini la nuova produzione, firmata da Yannis Kokkos e diretta dal maestro Riccardo Chailly della Lucia di Lammermoor di Gaetano Donizetti che avrebbe dovuto inaugurare la stagione 2020/2021 della Scala.

Purtroppo come largamente temuto e preannunciato la regia di Yannis Kokkos (che firma come al solito anche scene e costumi) si è rivelata anche in questa occasione il punto debole della produzione, uno spettacolo cupo e piatto, senza nessun particolare tentativo di interpretazione o quantomeno di una lettura che offrisse al pubblico qualcosa in più dal mero posizionamento sul palco dei cantanti, che per il resto del tempo sono sembrati abbandonati a se stessi. Il semplice impianto scenico fatica ad impressionare lo spettatore, spesso la scena è dominata da scale e da pareti mobili che modificano di volta in volta gli ambienti ma senza creare nulla di veramente interessante.

Sicuramente le maggiori soddisfazioni della serata sono arrivate dalla parte musicale che ha visto impegnato il direttore musicale del teatro il maestro Riccardo Chailly, mentre tra i protagonisti spiccano i nomi di Lisette Oropesa (fresca vincitrice del Premio Abbiati come miglior soprano) e Juan Diego Florez. Nel caso della direzione, ci troviamo di fronte ad una delle migliori prove di Riccardo Chailly. Il direttore musicale del Teatro alla Scala propone una lettura attentissima al dettaglio e alle dinamiche, capace di mettere in risalto le sfumature romantiche di questa partitura, dando quindi vigore ai momenti più impetuosi scegliendo invece tempi più dilatati per i momenti più lirici a cui i personaggi si abbandonano. Nel cast, gran trionfo per la protagonista Lisette Oropesa, che negli ultimi anni sta collezionando successi in giro per tutto il mondo. Il soprano statunitense è tecnicamente precisissima, dotata di ottimo fraseggio e non solo tiene col fiato sospeso lo spettatore durante la sua mirabolante coloratura, ma soprattutto riesce a coinvolgerlo emotivamente grazie ad una interpretazione attoriale intensa che fa trasparire una Lucia meno sprovveduta di quello a cui magari siamo solitamente abituati, mostrandoci una donna che si ritrova a dover fare i conti con le scelte che altri prendono per lei. Al suo fianco troviamo Juan Diego Flórez, la cui voce fatica purtroppo a superare in alcuni momento la massa orchestrale. E’ un vero peccato perché il timbro è come sempre limpido, gli acuti ben sostenuti e l’interprete accurato. Boris Pinkhasovich, giovane baritono russo, risulta convincente a livello vocale come Enrico Ashton, seppur meno coinvolto dal punto di vista interpretativo. Ottimo Michele Pertusi nei panni di Raimondo. Corretti anche i tre comprimari: Giorgio Misseri (Normanno), Valentina Pluzhnikova (Alisa) e Leonardo Cortellazzi (Arturo). Buona anche la prova del Coro del Teatro alla Scala, guidato come di consueto dal maestro Alberto Malazzi.

Al termine della recita, calorosi applausi per tutto il cast, le recite di Lucia di Lammermoor proseguono fino al 5 maggio, mentre il 3 maggio debutta la ripresa dell’Andrea Chénier di Giordano che vedrà alternarsi nel ruolo del titolo Yusif Eyvazov e Jonas Kaufmann.


Teatro alla Scala
Milano | 16 aprile 2023

Lucia di Lammermoor
dramma tragico in tre atti
versione Napoli 1835
musica di Gaetano Donizetti
libretto di Salvadore Cammarano da The Bride of Lammermoor di Walter Scott

Lord Enrico Ashton | Boris Pinkhasovich
Miss Lucia | Lisette Oropesa
Sir Edgardo di Ravenswood | Juan Diego Florez
Lord Arturo Bucklaw | Leonardo Cortellazzi
Raimondo Bidebent | Michele Pertusi
Alisa | Valentina Pluzhnikova
Normanno | Giorgio Misseri

Orchestra e Coro del Teatro alla Scala

direttore | Riccardo Chailly
maestro del coro | Alberto Malazzi
regia, scene e costumi | Yannis Kokkos
luci | Vinicio Cheli
video | Eric Duranteau
collaboratore del regista e drammaturga | Anne Blancard



ph. Brescia & Amisano

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