Vespri Siciliani; Verdi; TCBO; Emma Dante; Teatro Comunale Bologna; Oksana Lyniv

I Vespri Siciliani secondo Emma Dante

Il Teatro Comunale di Bologna, nella sua “nuova” sede temporanea del Comunale Nouveau, all’interno del complesso fieristico nella città, ha portato in scena negli scorsi giorni la nuova produzione dei I Vespri Siciliani di Verdi nell’allestimento di Emma Dante, coprodotto con il Massimo di Palermo il San Carlo di Napoli e il Real di Madrid, mentre sul podio era impegnata la direttrice musicale del teatro Oksana Lyniv.

Lo spettacolo di Emma Dante in questa prima ripresa bolognese risente di alcuni rimaneggiamenti rispetto allo spettacolo andato in scena a Palermo nel gennaio 2022, dovuti alle dimensioni (e alle capacità) ridotte del palcoscenico del Comunale Nouveau. Tuttavia lo spettacolo è riuscito a mantenere quasi intatta la potenza evocativa che riesce a tratteggiare con i pochi elementi scenici che vanno a riprodurre di volta in volta la celebre Fontana della Vergogna di Palermo o l’imbarcazione Provvidenza con cui Procida sbarca a Palermo (proponendoci una delle scene più belle emozionanti viste a teatro negli ultimi mesi). Nella lettura di Emma Dante lo scontro non avviene tra siciliani e francesi ma tra i siciliani e la mafia e la duchessa Elena viene rappresentata come sorella di Paolo Borsellino, andando a sottolineare ancora di più la collocazione nella Sicilia contemporanea. I costumi (firmati da Vanessa Sannino) rimarcano la distanza tra siciliani e mafiosi, con i primi vestiti di raffinati costumi neri decorati con finiture d’oro, mentre i secondi vengono mostrati vestiti da tute in acetato, simbolo della volgarità del male. Lo spettacolo racchiude tutti quei segni, quei gesti e quelle forme tipiche del teatro di Emma Dante, che riescono a restituire attraverso immagini potenti ed evocative o piccoli dettagli una Sicilia forse un po’ stereotipata, ma non oleografica, che inizia durante la sinfonia con il “risveglio” di cinque pupi e che culmina con la processione che vede il popolo siciliano prostrato ai piedi di una personificazione della Sicilia.

Come accennato poco sopra la parte musicale era affidata alla bacchetta di Oksana Lyniv, direttrice musicale del Comunale, che sceglie la versione in italiano, ma senza ballabili e con alcuni piccoli tagli negli ultimi due atti, una scelta simile a quella già presa al Teatro alla Scala e che ci fa rimpiangere la possibilità di ascoltare questa partitura nell’originale francese. La direttrice ucraina ha comunque impresso vigore alla partitura, mettendosi totalmente al servizio del palcoscenico e riuscendo ad ottenere un’ottima prova dalla compagine del teatro felsineo. Ottima anche la prova del coro preparato da Gea Garatti Ansini e per l’occasione affiancato da alcuni elementi aggiunti del Coro del Teatro Regio di Parma. 

Alterna la prova del cast coinvolto, alla prese con una partitura di grande complessità per le voci. Buona la prova di Roberta Mantegna, qui impegnata nella temibile parte della duchessa Elena, capace di sicure agilità, ottimo fraseggio, buona estensione (solo qualche piccola difficoltà negli estremi acuti) e voce drammatica. Acclamato dal pubblico Franco Vassallo nel ruolo di Guido di Monforte che sfoggia voce baritonale risonante e ottima presenza scenica. Riccardo Zanellato ha messo tutta la sua esperienza al servizio del ruolo di Procida, regalando una prova intensa e un fraseggio scolpito. Complessa è stata invece l’assegnazione del difficile ruolo di Arrigo che ha visto un susseguirsi di tenori fino ad arrivare a Stefano Secco che ha cantato tre delle cinque repliche previste. Il tenore milanese si è trovato alle prese con la difficoltosa vocalità di Arrigo e nonostante le difficoltà nel registro acuto e una linea di canto non immacolata, riesce comunque a portare a casa la recita grazie ad un bel fraseggio e ad impeto generoso. Numerosi i comprimari coinvolti e tutti di ottimo livello, a partire da Gabriele Sagona nei panni di Bethune, per continuare con Ugo Guagliardo come Vaudemont. Segnaliamo anche Carlotta Vichi (Ninetta), Francesco Pittari (Danieli), Manuel Pierattelli (Tebaldo), Alessio Verna (Roberto) e Vasyl Solodkyy (Manfredo). 

Buon successo per tutti al termine dell’ultima delle recite in cartellone, prossimo appuntamento della stagione lirica del Comunale Nouveau saranno Le nozze di Figaro di Mozart, in scena dal 18 maggio.


Comunale Nouveau
Bologna | 23 aprile 2023

I Vespri siciliani
dramma in cinque atti
musica di Giuseppe Verdi
libretto di Augustin Eugène Scribe e Charles Duveyrier

Guido di Monforte | Franco Vassallo
Il sire di Bethune | Gabriele Sagona
il conte Vaudemont | Ugo Guagliardo
Arrigo | Stefano Secco
Giovanni da Procida | Riccardo Zanellato
La duchessa Elena | Roberto Mantegna
Ninetta | Carlotta Vichi
Danieli | Francesco Pittari
Tebaldo | Manuel Pierattelli
Roberto | Alessio Verna
Manfredo | Vasyl Solodkyy

Orchestra, Coro e Tecnici del Teatro Comunale di Bologna
Coro aggiuntivo: elementi del Coro del Teatro Regio di Parma

direttrice | Oksana Lyniv
maestro del coro | Gea Garatti Ansini
maestro del coro aggiunto | Martino Faggiani
regia | Emma Dante
scene | Carmine Maringola
costumi | Vanessa Sannino
luci | Cristian Zucaro
movimenti di scena | Sandro Maria Campagna
assistente alla regia | Federico Gagliardi
assistente alle luci | Lorenzo Gaudenzi

Attori della Compagnia Sud Costa Occidentale diretta da Emma Dante:
Viola Carinci, Angelica Di Pace, Enrico Difiore, Marta Franceschelli, Roberto Galbo, Silvia Giuffré, Francesca Laviosa, Samuel Salmone, Daniele Savarino, Yannick Simons, Sabrina Vicari, Marta Zollet

Figuranti della Scuola di Teatro di BOlogna Alessandra Galante Garrone

Nuovo allestimento del Teatro Comunale di Bologna, Teatro Massimo di Palermo, Teatro San Carlo di Napoli, Teatro Real di Madrid



Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *