Teatro alla Scala; Milano; Opera; Lirica; Rusalka; Emma Dante; Scala

La Rusalka di Dvořák al debutto alla Scala

La stagione 2022/2023 del Teatro alla Scala di Milano ha portato sul palcoscenico del Piermarini un titolo del grande repertorio operistico che colpevolmente non era mai stato messo in scena a Milano; stiamo parlando della Rusalka di Antonin Dvořák. La parte musicale è stata affidata ad uno specialista del repertorio come Tomáš Hanus, mentre la regia ad Emma Dante, che torna finalmente alla Scala con un nuovo spettacolo, a quasi 14 anni di distanza dalla Carmen che aprì la stagione 2009/2010 e che segnò il suo debutto nel mondo dell’opera lirica.

Lo spettacolo ci conduce all’interno di una fiaba macabra e grottesca. Emma Dante, grazie alla sua lettura (e alle belle scene firmate da Carmine Maringola), ci trasporta in un mondo capace di conquistarci. Il primo e il terzo atto sono ambientati all’interno di una chiesa gotica diroccata, dopo un’alluvione. Proprio ai piedi dell’altare si intravede una pozza d’acqua dove vivono Rusalka e gli altri spiriti acquatici (la stessa che comparirà nel secondo atto al centro del palazzo del principe). Particolarmente affascinante la prima scena del secondo atto che si apre in un bosco ricreato da un enorme giardino verticale che occupa tutto il boccascena e su cui si muovono alcuni spiriti del bosco, mentre altrettanto d’impatto risulta anche l’ultima scena quando vediamo Rusalka volare nella sala del castello mentre riprende le sue sembianze tentacolari dopo aver provato l’esistenza da umana.

Per Emma Dante, Rusalka non è un equivalente della sirena disneyana, è una giovane donna metà umana e metà tentacolare, incapace di muoversi in autonomia e quindi spostata tramite sedia a rotelle. Rusalka sogna di essere umana, di superare la realtà che la incatena al mondo acquatico per poter vivere l’amore ed essere ricambiata dal principe che giorno dopo giorno vede al di sopra delle acque in cui vive. Emma Dante riflette così sulla disabilità e sull’emarginazione e lo fa come sempre nel suo teatro facendo parlare i corpi, attraverso anche l’utilizzo di numerosi mimi che accompagnano la vicenda. Come sempre ottimo il lavoro della regista sui cantanti che sono parsi coinvolti e credibili per tutta la vicenda. 

Passando alla parte musicale, alla testa dei complessi scaligeri era impegnato il direttore ceco Tomáš Hanus che è stato fautore di una direzione discontinua. Se da un lato ha enfatizzato il lirismo drammatico intrinseco nella partitura, dall’altro ha spinto al limite l’orchestra (soprattutto la sezione degli ottoni) rendendola troppo rumorosa. Di ottimo livello la prova, seppur breve, del coro del Teatro alla Scala preparato da Alberto Malazzi. 

Di buon livello tutto il cast coinvolto nella produzione, a cominciare dalla protagonista Olga Bezsmertna. Il soprano ucraino ha sfoggiato voce lirica e tecnica solida, usata in connubio con un’interpretazione sentita e partecipe che ci ha fatto rivivere i drammi della giovane Rusalka. Dmitry Korchak vestiva invece i panni del Principe con voce squillante e dall’ottima proiezione. A tratti un po’ monocorde l’Ondin di Jongmin Park, mentre ottime sono state Okka von der Damerau ed Elena Guseva rispettivamente nei ruoli di Ježibaba e della Principessa straniera. Il mezzosoprano tedesco ha voce sontuosa e fraseggio elegante che presta alla strega con grande credibilità interpretativa, mentre il soprano russo si dimostra intrigante e dalla voce ben proiettata. Di ottimo livello anche il resto del cast: dal guardiacaccia di Jiři Rajniš allo sguattero di Svetlina Stoyanova, passando per le tre ninfe del bosco dall’accesa musicalità: Hila Fahima, Juliana Grigoryan e Valentina Puzhnikova. Chiude il cast l’ottimo cacciatore di Ilya Silchukou. 

Al termine della recita una sala quasi esaurita ha accolto calorosamente l’intero cast. La stagione prosegue in queste settimane (prima della pausa estiva) con la ripresa dell’allestimento del Macbeth di Verdi che ha aperto la stagione 2021/2022.


Teatro alla Scala
Milano | 16 giugno 2023

Rusalka
Fiaba lirica in tre atti
libretto di Jaroslav Kvapil
musica di Antonin Dvořák

Il principe | Dmitry Korchak
La principessa straniera | Elena Guseva
Rusalka | Olga Bezsmertna
Vodnik (Ondin) | Jongmin Park
Ježibaba | Okka Von der Damerau
Il guardiacaccia | Jiři Rajniš
Lo sguattero | Svetlina Stoyanova
Prima ninfa del bosco | Hila Fahima
Seconda ninfa del bosco | Juliana Grigoryan
Terza ninfa del bosco | Valentina Puzhnikova
Il cacciatore | Ilya Silchukou

Orchestra e Coro del Teatro alla Scala

direttore | Tomáš Hanus
regia | Emma Dante
maestro del coro | Alberto Malazzi
scene | Carmine Maringola
costumi | Vanessa Sannino
luci | Cristian Zucaro
coreografia | Sandro Maria Campagna


ph. Brescia & Amisano

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *