Madama Butterfly; Puccini; Teatro Grande; Brescia; Opera Lombardia

La Madama Butterfly di Puccini al Teatro Grande di Brescia

In occasione delle celebrazioni di Bergamo Brescia Capitale italiana della cultura 2023, il Teatro Grande di Brescia ha proposto al pubblico un inizio anticipato della Stagione Lirica 2023 mettendo in scena Madama Butterfly di Giacomo Puccini. Come ben noto, il capolavoro pucciniano è strettamente legato al Grande di Brescia in quanto fu proprio in questo teatro, qualche mese dopo il fiasco avvenuto al Teatro alla Scala di Milano, che Madama Butterfly trionfò, portando il titolo pucciniano con protagonista Cio-cio-san ad essere oggi uno dei più amati e rappresentati al mondo.

Per questa occasione speciale si è quindi scelto di mettere eccezionalmente in scena la versione rivista da Puccini per la ripresa di Brescia, una versione che differisce sia da quella originariamente andata in scena alla Scala nel 1904 (e che abbiamo avuto modo di ascoltare proprio a Milano diretta da Riccardo Chailly qualche stagione fa), sia da quella che normalmente viene eseguita e che fa riferimento a versioni successive che il Maestro rimaneggiò in occasione di riprese tra il 1905 e il 1907. Si è trattato quindi di un’opportunità molto interessante, per scoprire i primi cambiamenti apportati da Puccini alla partitura e per capire anche come, dopo il primissimo successo, la partitura si sia ancora evoluta diventando quella che siamo oggi abituati ad ascoltare. Alla testa dell’Orchestra dei Pomeriggi Musicali abbiamo trovato Riccardo Frizza che per questa occasione speciale ha accettato di dirigere per la prima volta questa complessa partitura. Il direttore bresciano ha dato un taglio drammatico alla direzione, sottolineando i momenti più tragici di questa vicenda, anche nei momenti dove abbandonarsi agli esotismi sarebbe potuto essere semplice. Complice di questa visione anche la regia firmata dalla Rodula Gaitanou che sin dall’inizio si concentra sugli aspetti più tragici della vicenda. Pinkerton si dimostra dal principio un approfittatore, non apprezzato dalla fida Suzuki, personaggio a cui la regista dà particolare rilievo. E’ infatti nell’amicizia tra le due donne, tra Cio-cio-san e Suzuki, nella loro relazione che questa regia dà il suo meglio, grazie anche all’interpretazione delle due protagoniste femminili. L’impianto scenico è piuttosto semplice e versatile: il palcoscenico è occupato da un fondo irregolare di legno che può essere interpretato sia come onda del mare, quello che si vede dall’alto della casa di Madama Butterfly, sia come pendio della montagna su cui la giovane donna si isola nel suo dolore. Efficaci i costumi curati da Takis, fautore anche delle scenografie. Di grande effetto le luci che contribuiscono a caratterizzare le ambientazioni firmate da Fiammetta Baldiserri. 

La protagonista era Vittoria Yeo, soprano sudcoreano dalla dizione chiarissima e fraseggio pregevole, capace di conferire significato ed emozione ad ogni parola, drammatica e intensa, capace di emozionare il pubblico che le ha tributato un giusto trionfo. Al suo fianco nei panni di Suzuki il mezzosoprano Asude Karayavuz che sfoggia bella voce brunita e ottima intensità drammatica. Convincente Devid Cecconi come Sharpless. Meno buona la prova di Sergio Escobar come Pinkerton dall’emissione a volte problematica. Di buon livello i numerosi comprimari coinvolti, a partire dal Goro di Giuseppe Raimondo, continuando con il tonante zio Bonzo di Fulvio Valenti e il Principe Yamadori di Alex Martini. Incisiva la Kate Pinkerton di Maria Cristina Bellantuono e spassoso lo zia Yakusidé di Masashi Tomosugi. Citiamo inoltre Tong Liu (il commissario), Mattia Rossi (l’ufficiale del registro), Daryna Shypulina (la zia), Tiziana Falco (la cugina) e Serena Pulpito (la madre). Ottima anche la prova del Coro di OperaLombardia, preparato dal Maestro Diego Maccagnola, che si è distinto nell’emozionante coro a bocca chiusa che chiude il secondo atto. Da non dimenticare a conclusione il piccolo Enea Piovani nei panni del figlio di Butterfly, lungamente in scena per gran parte del secondo e terzo atto. 


Teatro Grande 
Brescia | 22 luglio 2023

Madama Butterfly
Versione Brescia 1904
Tragedia giapponese
libretto di Luigi Illica e Giuseppe Giacosa
musica di Giacomo Puccini

 

Cio-cio-san | Vittoria Yeo
F.B. Pinkerton | Sergio Escobar
Suzuki | Asude Karayavuz
Sharpless | Devid Cecconi
Goro | Giuseppe Raimondo
Lo zio Bonzo | Fulvio Valenti
Il principe Yamadori | Alex Martini
Kate Pinkerton | Maria Cristina Bellantuono
Lo zio Yakusidé | Masashi Tomosugi
Il commissario | Tong Liu
L’ufficiale del registro | Mattia Rossi
La zia | Daryna Shypulina
La cugina | Tiziana Falco
La madre | Serena Pulpito
Dolore | Enea Piovani

Orchestra I Pomeriggi Musicali
Coro di OperaLombardia

direttore | Riccardo Frizza
regia | Rodula Gaitanou
scene e costumi | Takis
luci | Fiammetta Baldiserri
maestro del coro | Diego Maccagnola

 

ph. Umberto Favaretto

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