Tra i titoli d’opera presentati quest’estate in occasione del tradizionale festival alle Terme di Caracalla dal Teatro dell’Opera di Roma, spiccava la ripresa dell’allestimento del Rigoletto di Giuseppe Verdi firmato da Damiano Michieletto nell’estate del 2020 per l’enorme palcoscenico allestito al Circo Massimo nella prima estate dell’era COVID. Per questa prima ripresa all’interno dello splendido complesso delle Terme di Caracalla, Damiano Michieletto ha dovuto riadattare il suo spettacolo per il palcoscenico (notevolmente più piccolo) delle Terme di Caracalla. Anche se siamo ben lontani dalla lettura struggente del Rigoletto che lo stesso Michieletto ha firmato per la Fenice di Venezia, lo spettacolo romano funziona e riesce a catturare il pubblico dal primo minuto.
La lettura di Michieletto cerca di sottolineare gli aspetti più noir del libretto e sposta la vicenda nei bassifondi di una società violenta e contemporanea (che grazie agli sfavillanti costumi di Carla Teti possiamo collocare tra gli anni ‘70 e gli anni ‘80) rappresentata da un triste luna park e da numerose macchine, furgoni e roulotte (che vanno cambiando di atto in atto). A rendere il tutto ancora più metafisico (per non dire felliniano) contribuisce l’unione delle luci di Alessandro Carletti e la scenografia nebbiosa di Paolo Fantin che risolve la mancanza di quinte con una nebbia che avvolge il palcoscenico dall’inizio alla fine. Tuttavia il vero colpo di genio, che permette il pubblico di cogliere e immedesimarsi ancora di più con i sentimenti dei personaggi è dato dal maxischermo che domina il palco e dove vengono trasmesse di volta in volta dettagli della scena (grazie ad una troupe di tre cameraman presenti sul palco) o scene preregistrate che accompagnano ampliando o completando la narrazione che sentiamo cantata in scena.
Molto movimentata la parte musicale della recita dell’8 agosto, ma cominciamo dalla direzione con i complessi dell’Opera di Roma affidati alla bacchetta del maestro Riccardo Frizza, che nonostante le difficoltà della serata e all’amplificazione non ottimale è riuscito a imporre un ritmo sostenuto sottolineando gli aspetti più cupi e crepuscolari della partitura verdiana. Ottimo il contributo del coro diretto dal maestro Ciro Visco, costretto ad esibirsi dall’interno della buca e sostituito sul palcoscenico da un gruppo di mimi e attori per non alterare il delicato equilibrio dello spettacolo.
Come accennavamo prima la recita dell’8 agosto è stata segnata da un imprevisto che ha sicuramente segnato la prova degli artisti coinvolti; infatti il tenore Piero Pretti (che aveva già dovuto rinunciare per una indisposizione alle prime due recite) sin dalle prime battute aveva dato l’impressione di non essere ancora pienamente recuperato, dopo diversi evidenti problemi è stato sostituito (al termine del secondo atto) dal giovane tenore rumeno Ioan Hotea che aveva sostenuto la parte nella recita del 6 agosto e che ha salvato la serata. Nel ruolo del titolo era impegnato invece Roberto Frontali (già protagonista delle recite del 2020) autore di una intensa prova che ha delineato un rigoletto dall’anima nera e spezzato dal destino, grazie alla bella voce brunita. Buona anche la prova di Zuzana Markova nei panni di Gilda che ha saputo sfoggiare una voce dal timbro cristallino e con un’ottima dizione. Altrettanto degni di nota lo spavaldo sparafucile di Riccardo Zanellato, la spigliata Maddalena di Martina Belli e la corretta Giovanna di Irida Dragoti.
Nonostante gli imprevisti la serata si è conclusa nel migliore dei modi, con calorosi applausi del numeroso pubblico presente.
Caracalla Festival 2023
Terme di Caracalla
Roma | 8 agosto 2023
Rigoletto
melodramma in tre atti
libretto di Francesco Maria Piave
dal dramma Le Roi s’amuse di Victor Hugo
musica di Giuseppe Verdi
Il duca | Piero Pretti / Ioan Hotea
Rigoletto | Roberto Frontali
Gilda | Zuzana Markova
Sparafucile | Riccardo Zanellato
Maddalena | Martina Belli
Giovanna | Irida Dragoti
Monterone | Dario Russo
Marullo | Alessio Verna
Matteo Borsa | Pietro Picone
Il conte di Ceprano | Roberto Accurso
La contessa di Ceprano | Michela Nardella
Usciere | Massimo Di Stefano
Paggio | Carolina Varela
Orchestra e Coro del Teatro dell’Opera di Roma
direttore | Riccardo Frizza
regia | Damiano Michieletto
maestro del coro | Ciro Visco
scene | Paolo Fantin
costumi | Carla Teti
movimenti coreografici | Chiara Vecchi
luci | Alessandro Carletti
regia camere live | Filippo Rossi
ph.Fabrizio Sansoni-Teatro dell’Opera di Roma