Fedora Piacenza; Teatro Municipale Piacenza; Pier Luigi Pizzi; Umberto Giordano; Opera

La Fedora di Giordano al Municipale di Piacenza

La stagione lirica del Teatro Municipale di Piacenza riprende dopo la pausa con una nuova produzione della Fedora di Umberto Giordano (frutto di una coproduzione con il Teatro Comunale Pavarotti-Freni di Modena) affidata per la regia a Pier Luigi Pizzi e per la parte musicale al maestro Aldo Sisillo, che ha guidato i complessi dell’Orchestra Filarmonica Italiana.

In questa sua nuova “primavera” il decano dei registi italiani (in questi stessi giorni sta firmando anche la regia della nuova produzione de I Lombardi alla prima crociata di Verdi, in scena al Teatro Regio di Parma per il Festival Verdi), ha introdotto nei suoi spettacoli l’uso massiccio di video per le scenografie (del videomaker Matteo Letizi), in questo specifico caso i tre video utilizzati come fondali dei tre atti contribuiscono a dare un tocco metafisico allo spettacolo (particolarmente d’impatto la proiezione del lago nel terzo atto). Pizzi con qualche piccola modifica e un riferimento a Kandinskij nelle prime battute sposta la vicenda di qualche decennio, facendola coincidere con gli anni della Rivoluzione Russa, ma per il resto non cambia nulla nella drammaturgia dell’opera, lasciando liberi i cantanti di dare una propria interpretazione personale ai personaggi. 

Nei panni di Fedora abbiamo trovato Teresa Romano. Il mezzosoprano campano era qui protagonista di una parte che spesso va ad insistere sul registro grave. Ed è proprio in quei momenti che Teresa Romano dà il meglio della sua interpretazione, non facendo un uso eccessivo del declamato, ma offrendo un canto sfumato e drammatico. Al suo fianco, nel ruolo corto, ma ostico di Loris Ipanov c’era Luciano Ganci che sin da subito si guadagna il favore del pubblico con la sua Amor ti vieta. Ganci è protagonista di una prova vocale irruenta, non sempre precisissima, ma che si fonda su voce squillante e spavalda; dal punto di vista drammaturgico questa interpretazione vocale ben si sposa con il personaggio, altrettanto spavaldo, ma allo stesso tempo dolente per il fato avverso. Il baritono Simone Piazzola è stato annunciato indisposto, ma non si è risparmiato, dando il meglio di sé nell’aria La donna russa e riuscendo a portare a termine la recita in modo soddisfacente, nonostante qualche difficoltà nella tenuta vocale, totalmente comprensibile con quanto gli stava accadendo. Chiudeva il quartetto dei protagonisti Yuliya Tkachenko nei panni della Contessa Olga. Il soprano ucraino ha convinto grazie a voce leggera e cristallina, nonché ottima dizione e ottima presenza scenica. Numerosi e ben assortiti i comprimari di questa produzione, tra cui segnaliamo il Cirillo di William Corrò, il Desiré di Paolo Lardizzone, Viktor Shevchenko nei panni dell’ufficiale di polizia Gretch e la giovane Vittoria Vimercati come Dmitri, tutti importanti nel primo atto dell’opera. Da non dimenticare inoltre l’ottima prova del pianista Ivan Maliboshka impegnato nel secondo atto nei panni di Boleslao Lazinski. 

Sul podio dell’Orchestra Filarmonica Italiana c’era, come già detto, Aldo Sisillo, direttore artistico del Teatro Comunale Freni-Pavarotti di Modena, che ha saputo tenere le fila della partitura, creando un ottimo rapporto tra buca e palcoscenico, senza eccedere in volume o sonorità eccessive. Ottimo anche l’apporto del Coro del Teatro Municipale di Piacenza, guidato come al solito dal maestro Corrado Casati.

Al termine della recita un pubblico entusiasta ha prolungato i calorosi applausi tributati al cast quando è comparso sulla ribalta il regista Pier Luigi Pizzi, vero idolo del pubblico, dopo la Fedora la stagione lirica piacentina si concluderà tra il 10 e il 12 novembre con il Don Carlo di Giuseppe Verdi.


Teatro Municipale
Piacenza | 8 ottobre 2023

Fedora
dramma di Victorien Sardou
ridotto in tre atti per la scena da Arturo Colautti
musica di Umberto Giordano

La Principessa Fedora Romazov | Teresa Romano
La Contessa Olga Sukarev | Yuliya Tkachenko
Il Conte Loris Ipanov | Luciano Ganci
De Siriex | Simone Piazzola
Dimitri | Vittoria Vimercati
Un piccolo Savoiardo | Isabella Gilli
Desiré | Paolo Lardizzone
Il Barone Rouvel | Saverio Pugliese
Cirillo | William Corrò
Borov | Gianluca Failla
Gretch | Viktor Shevchenko
Lorek | Valentino Salvini
Nicola | Nevev Stipanov
Sergio | Lorenzo Sivelli
Michele | Giovanni Dragano
Boleslao Lazinski | Ivan Maliboshka

Orchestra Filarmonica Italiana
Coro del Teatro Municipale di Piacenza

direttore | Aldo Sisillo
maestro del coro | Corrado Casati
regia, scene e costumi | Pier Luigi Pizzi
regista collaboratore e luci | Massimo Gasparon
assistente alle scene | Serena Rocco
assistente ai costumi | Lorena Marin
videomaker | Matteo Letizi


ph. Gianni Cravedi

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  1. Io ero alla,recita recita recensita e sottoscrivo totalmente quanto riportato. Effettivamente Teresa Romano possiede un registro grave notevole,mai un suono aperto o eccessivo ma dalla sua ha anche una notevole autorità nel fraseggio e un registro acuto di tutto rispetto. Ganci ci ha messo un tantino a carburare ma avercene! Una splendida serata che valeva un viaggio da Roma per un repertorio che non è proprio terreno di caccia per me ma devo dire che questa esecuzione mi ha fatto apprezzare moltissimo questa bellissima opera di Giordano

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