Nozze di Figaro; Mozart; Giorgio Strehler; Teatro alla Scala

Le Nozze di Figaro di Strehler

Dopo il Barbiere di Siviglia di Rossini delle scorse settimane, la stagione del Teatro alla Scala prosegue con la ripresa dello storico allestimento firmato da Giorgio Strehler de Le Nozze di Figaro di Mozart, che debuttò al Piermarini nel 1981 (dopo essere stato pensato per il teatro della reggia di Versailles nel 1973) e ripreso innumerevoli volte (più di 70 repliche nelle 11 stagioni che hanno visto riprendere lo spettacolo in cartellone). Lo spettacolo oggi cattura lo spettatore non tanto per la lettura di Strehler (che probabilmente si è persa negli anni e che era immancabilmente legata ad un mondo che oggi non è più lo stesso), ma soprattutto per le imponenti scene di  Ezio Frigerio e per le magnifiche luci firmate da Vannio Vanni e qui riproposte in modo sapiente da Marco Filibeck. 

Sul podio dell’Orchestra scaligera tornava Andrés Orozco-Estrada dopo aver diretto la scorsa stagione il Don Giovanni. In questa occasione il direttore colombiano si è trovato a che fare con un’opera brillante per la quale ha comunque prediletto tempi lirici e lenti, per poi invece accelerare in alcuni dei momenti più concitati. A livello orchestrale ha dato grande risalto agli ottoni che spesso sono risultati preponderanti sia sugli archi che sulle voci. In definitiva una lettura di buon livello, ma che ha bisogno ancora di crescere, considerando anche la complessità della partitura mozartiana. 

Dopo essersi rivelato proprio in questo ruolo nel 2021, tornava come Figaro Luca Micheletti. Il baritono bresciano ha confermato l’ottima impressione avuta già nella scorsa occasione, unendo all’ottima prova vocale, dal bel fraseggio e grande musicalità, un’eccelsa interpretazione drammaturgica che lo rendono credibile in ogni gesto e in ogni verso. Al suo fianco c’era la Susanna della giovane Benedetta Torre, interpretativamente spigliata e vocalmente precisa e caratterizzata da fraseggio estremamente raffinato. Il Conte d’Almaviva era invece Ildebrando d’Arcangelo, che colpisce per il fraseggio elegante e da mozartiano di rango, unito ad una voce vellutata che l’interprete riesce a piegare nota dopo nota ai moti interiori del personaggio. Nei panni della Contessa per questa recita si è potuto ascoltare alla Scala Elsa Dreisig, proprio in questi giorni impegnata nella preparazione della nuova produzione de Le Nozze di Figaro alla Bayerische Staatsoper di Monaco di Baviera. Il soprano franco-canadese, al suo debutto scaligero, dotato di ottima tecnica e di voce ben timbrata in tutti i registri, si è dimostrata prudente nella sua prima aria Porgi amor, conquistandosi poi il pubblico dopo un’ottima interpretazione di Dove sono. Ottimo sia interpretativamente che vocalmente il Cherubino di Svetlina Stoyanova. Di buon livello anche tutti i comprimari coinvolti nella produzione, alcuni dei quali sono stati anche protagonisti di arie solitamente non eseguite. Ci riferiamo nello specifico a Il capro e la capretta di Marcellina, qui ben interpretata da Rachel Frenkel, e a In quegli anni in cui val poco di Don Basilio cantata con solidità da Matteo Falcier. Accanto a loro ottimi anche Andrea Concetti come Don Bartolo, Lodovico Filippo Ravizza come Antonio,  Paolo Antonio Nevi nei panni di Don Curzio e il soprano giapponese Mariya Taniguchi che interpretava Barbarina. 

Al termine della recita ovazioni e applausi per tutti, in particolare per il Figaro di Luca Micheletti e per il Conte di Ildebrando d’Arcangelo, mentre l’uscita del direttore Orozco-Estrada è stata più contrastata, con alcune lievi contestazioni provenienti dal loggione.


Teatro Alla Scala
Milano | 13 ottobre 2023

Le nozze di Figaro
commedia per musica in quattro atti
libretto di Lorenzo Da Ponte
musica di Wolfgang Amadeus Mozart

Conte d’Almaviva | Ildebrando D’Arcangelo
Contessa d’Almaviva | Elsa Dreisig
Susanna | Benedetta Torre
Figaro | Luca Micheletti
Cherubino | Svetlina Stoyanova
Marcellina | Rachel Frenkel
Don Bartolo | Andrea Concetti
Don Basilio | Matteo Falcier
Don Curzio | Paolo Antonio Nevi
Barbarina | Mariya Taniguchi
Antonio | Lodovico Filippo Ravizza
Due contadine | Silvia Spruzzola – Romina Tomasoni

Orchestra e Coro del Teatro alla Scala
con la partecipazione degli Allievi della Scuola di Ballo dell’Accademia Teatro alla Scala diretta da Frédéric Olivieri

direttore | Andrés Orozco-Estrada
maestro del coro | Giorgio Martano
regia | Giorgio Strehler
ripresa da Marina Bianchi
scene | Enzo Frigerio
costumi | Franca Squarciapino
luci | Marco Filibeck
coreografia | Frédéric Olivieri

 

ph. Brescia & Amisano

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