Il rinnovato Teatro Donizetti di Bergamo in occasione dell’edizione 2021 del Festival Donizetti Opera ospita la nuova produzione de La fille du régiment di Donizetti, una coproduzione con il Teatro Nacional de Cuba firmata dal giovane Luis Ernesto Doñas che doveva approdare a Bergamo già lo scorso anno ma che, a causa delle restrizioni legate al Covid, è stata rimandata a quest’anno.
Luis Ernesto Doñas sposta senza grossi stravolgimenti l’azione dall’originale Tirolo della versione francese dell’opera di Donizetti in una coloratissima Cuba rivoluzionaria dove il Régiment 21 è un plotone di barbudos castristi, che tuttavia invece di combattere il capitalismo con le armi lo combattono con il colore. I nobili sono infatti resi completamente in bianco e nero creando un enorme contrasto con gli sgargianti colori delle divise dei rivoluzionari. Le scene di Angelo Sala sono dichiaratamente ispirate all’opera dell’artista cubano Raúl Martínez (in particolare a suo capolavoro, il trittico conosciuto come Isla 70) che a partire dal 1967 decise di abbandonare l’astrattismo per dedicarsi interamente alla pittura figurativa, proponendo una sua personalissima declinazione naif della pop art americana mescolata con il muralismo messicano di Rivera, Orozco e Siqueiros, mettendosi a servizio del nuovo governo rivoluzionario. Questa Hija del regimiento firmata da Doñas per il festival bergamasco riesce nell’intento (anche grazie a piccoli inserimenti di recitativi in spagnolo) di trasportare per qualche ora (almeno con il pensiero) il pubblico del Teatro Donizetti dalle valli bergamasche fino alle strade de L’Avana.
Sul fronte musicale questa produzione è stata salutata da un vero e proprio trionfo che ha coinvolto tutti gli interpreti, a partire da John Osborn impegnato nella temibile parte di Tonio. Il tenore americano ha conquistato il pubblico non solo grazie agli squillanti do della celebre Ah mes amis (prontamente bissata a furor di popolo), ma anche grazie ad un’interpretazione divertente e accorata, accompagnata da una performance vocale supportata da un elegante fraseggio che ha offerto anche momenti di commozione come nella malinconica aria del secondo atto Pour me rapprocher de Marie. Non da meno è stata la Marie del giovane soprano catalano Sara Blanch che con voce cristallina è riuscita a rendere bene i due lati del personaggio: quello più spavaldo e ribelle (spassosa la resa della lezione del secondo atto), nonché quello più introspettivo. Bene quindi nei momenti più virtuosistici con acuti e sovracuti snocciolati con incredibile facilità, ma altrettanto bene anche nei momenti più lirici come Par le rang et par l’opulence del secondo atto. Perfettamente a suo agio anche Paolo Bordogna nei panni di Sulpice reso con voce brunita e grande pulizia vocale. Ottima anche la prova del mezzosoprano Adriana Bignani Lesca nei panni della Marchesa di Berkenfield resa con estremo gusto vocale, voce vellutata e interpretazione davvero divertente. Ottimi anche i comprimari coinvolti: Haris Andrianos nei panni di Hortensius, Adolfo Corrado come caporale e Andrea Civetta (un paesano).
Michele Spotti guidava l’Orchestra Donizetti Opera proponendo la versione integrale dell’opera in un’edizione critica che ripristina alcune piccole parti solitamente tagliate e che ci mostrano quanto già Donizetti fosse moderno e quanto abbia anticipato con questa partitura lo sviluppo dell’opéra comique francese. Il giovane direttore milanese riesce bene a bilanciare la direzione tra momenti leggeri e quelli più introspettivi, trovando una buona sintonia tra buca e palcoscenico. Ottimo l’apporto del Coro dell’Accademia del Teatro alla Scala preparato da Salvo Sgrò.
Come già detto, grande successo per tutti gli interpreti coinvolti e grande spensieratezza per una serata che è stata una vera e propria festa nel nome di Gaetano Donizetti.
Teatro Donizetti
Bergamo | 26 novembre 2021
La fille du régiment
Opera in due atti di Jean-François-Alfred Bayard
e Jules-Henry Vernoy de Saint-Georges
musica di Gaetano Donizetti
La Marquise de Berkenfield | Adriana Bignani Lesca
Sulpice | Paolo Bordogna
Tonio | John Osborn
Marie | Sara Blanch
La Duchesse de Krakenthorp | Cristina Bugatty
Hortensius | Haris Andrianos
Un caporal | Adolfo Corrado
Un paysan | Andrea Civetta
percussioni | Ernesto Lopez Maturell
Orchestra Donizetti Opera
Coro dell’Accademia Teatro alla Scala
direttore | Michele Spotti
maestro del coro | Salvo Sgrò
regia | Luis Ernesto Doñas
scene | Angelo Sala
costumi | Maykel Martinez
coreografie | Laura Domingo
luci | Fiammetta Baldiserri
drammaturgo | Stefano Simone Pintor
assistente alla regia | Vanessa Codutti
assistente alle scene | Denia Gonzalez
assistente alle luci | Emanuele Agliati
ph. Rota